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Nella gioia e nel dolore: PORTO RICCO SUD

 

Il porto è uno spazio ospitale colorato, multietnico e di passaggio, è uno spazio dove i dialetti finiscono e cominciano, dove i volti si mischiano ad altri volti, è uno spazio dove le storie circolano e si ricreano, uno spazio in cui tornare e da cui partire, che ha dietro la terra e davanti il mare.

 

"Nella gioia e nel dolore: porto ricco sud" è un progetto modulabile, che usa la metafora del porto per giocare a combinare le pratiche artistiche e le scienze socio-antropologiche.

 

Il quartiere Madonnella di Bari, nell'arco di circa un anno, è stato abitato da una piccola equipe di attori e ricercatori sociali che hanno lavorato con gli abitanti sui temi dell'ospitalità, dello scambio, della condivisione.

Gli abitanti del quartiere sono i veri protagonisti del progetto e stanno partecipando a tutte le sue fasi.

 

Il progetto è suddiviso in tre fasi; la ricerca, i laboratori, il festival;

 

La ricerca

A questa fase partecipano un' equipe di sociologi, antropologi e fotografi che si stanno occupando di raccogliere le testimonianze del quartiere, la memoria storica degli abitanti cogliendone i diversi aspetti della quotidianità dei luoghi, nelle loro bellezze, bruttezze e contraddizioni.

I racconti autobiografici, l'utilizzo delle memorie e delle osservazioni in alcuni luoghi del quartiere saranno finalizzati alla pubblicazione di una monografia attraverso cui proveremo a raccontare il quartiere Madonnella di Bari, il suo contesto, le storie di chi lo attraversa e di chi vi risiede da più tempo.

 

I laboratori

Sono stati attivati grazie alla compagnia teatrale La Ballata dei Lenna, una serie di laboratori teatrali per il quartiere, che danno la possibilità  ai giovani, gli anziani, gli adulti, ai migranti di creare occasioni di incontro attivo, favorendo esperienze aggregative, e occasioni di scambio.

In questa fase verrà individuato un gruppo eterogeneo di partecipanti con i quali si darà vita ad una "piccola compagnia del quartiere" che metterà in scena una dimostrazione del lavoro svolto nell'arco del progetto.

 

Il festival.

Sarà organizzato un Festival di Quartiere, in cui si susseguiranno durante tutto il giorno eventi teatrali, visivi, musicali, intervallati da seminari, conferenze e incontri con esperti locali e nazionali.

La sfida del festival deve essere quella di coinvolgere il più possibile gli abitanti del quartiere in diversi tipi di attività, e di richiamare pubblico diversificato.

L' obiettivo infatti è quello di richiamare persone di diversa estrazione sociale, di diversa provenienza, di diverse età ed etnia. Dove il teatro e l'arte siano legante di queste diversità.

Sarà un momento di riflessione sul cammino fatto, sul quartiere, sulla città, e, perchè no, un modo per ripartire.

 

Questa vuole essere la spinta del progetto: trovare attraverso le diverse azioni ed attività nel quartiere un alfabeto di gesti e parole comuni con gli abitanti. Parole e gesti desiderati, piccoli, ma non segreti, che anzi si allarghino ad una comunità, che ne alterino un poco il quotidiano con la necessità e l’urgenza che qualcosa di nuovo e di vero accada.

 

 

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